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La famiglia di oggi e la riservatezza…


Ai nostri figli non diciamo più che i muri hanno orecchie, diciamo di essere riservati e valutare a chi raccontare di se’. Noi genitori cerchiamo di essere leggeri, perché non vivano l’oscuro che abbiamo sentito e visto noi.

Non sempre diamo loro i giusti confini, specialmente in una società globale dagli spazi infiniti! Insegnare loro i limiti non è facile ma importante!

Quando sono piccoli ci dicono: “Allora devo dire bugie?!”. Non è così facile spiegare che alcune cose si possono dire, per altre ci vuole discrezione perché private.

Essere riservati vuol dire proteggere la sfera intima, personale, essere cauti, discreti nella comunicazione e negli atteggiamenti!

Difficile in un’era dove tutto è condivisibile all’istante, velocissimo e mutevole!

Quando diventano grandi il discorso si complica!

Proviamo ad essere esempio di coerenza, di limpidezza, di correttezza.

Non sempre lo siamo ed allora ci trinceriamo dietro scuse che si sbriciolano mentre le pensiamo! Non siamo esenti da errori e da farneticazioni.

I figli, che sono acuti e brillanti, ci fanno notare la palese falla e, come ultima istanza, li invitiamo a non commettere i nostri stessi errori!

Non siamo più quelli a cui riferirsi per avere informazioni attendibili perché per quello c’è il “saggio Google”!

In questo panorama desolato l’unica cosa che possiamo fare è essere adulti, uomini e donne che fanno errori e che si impegnano ad essere coerenti, riservati, intimisti!

Verso i nostri figli, non impegniamoci ad amarli perché belle copie di noi ma perché persone, cercando di non tenerli legati a noi ma liberi di conoscere e sperimentare il mondo con curiosità, interesse e ….discrezione!!

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