Chiusura delle porte vs lockdown...Pandemie a confronto.
Da Camus: “ Da questo momento si può dire che la peste ci riguardò tutti....Dopo che furono chiuse le porte, tutti si accorsero... di essere sulla stessa barca e di doversene fare una ragione..Si può dire che il primo effetto di questa brusca irruzione della malattia fu di obbligare i nostri concittadini ad agire come se non avessero sentimenti individuali”.
Il Covid riguarda tutti, nessuno escluso, ce ne siamo resi conto presto, nessuno è esente dalla possibilità del contagio, le differenze individuali sono legate alla virulenza del contagio ed alla risposta immunitaria di ognuno.
Il primo lockdown lo abbiamo vissuto come momento irreale, surreale ed eravamo concentrati nell’organizzare una nuova quotidianità, cercando di tenerci lontani dal contagio.
Faticosissimo, allora ed oggi, non poter visitare amici e parenti che vivono in altre regioni non sapendo se li rivedremo...
Accettiamo questa realtà distorta?
In questo momento non vediamo altre alternative possibili.
Proseguiamo il cammino, dubbiosi sul domani, cauti sul presente.
Combattuti tra l’idea, poco attuabile, di ritirarci dal mondo e l’idea magica di poter schivare il contagio.
Oggi il focus e’ sulla salute fisica e sulla risposta emotiva individuale ad una lunga sollecitazione di pericolo.
Attenti a preservare e mantenere forza e stabilità del tono dell’umore!
Inutile affermare che non siamo preoccupati, utilizziamo le misure preventive nella speranza che siano schermanti e tutelanti da ogni forma di malattia.
Oggi, ancora di più, rispetto a pochi mesi fa, vorremmo chiudere la porta al nebbioso contagio ed aprire la finestra ad un solare, nuovo, domani...
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